martedì 11 dicembre 2012


AL Bs - CAMPAGNA CIRCHI - Per la liberazione animale

Come collettivo antispecista attivo sul territorio bresciano, abbiamo deciso di sostenere la campagna di pressione contro i circhi che sfruttano animali, promossa da Nemesi Animale.

Gli animali detenuti nei circhi sono considerati veri e propri strumenti di lavoro, totalmente snaturati, la cui prigionia viene quotidianamente spettacolarizzata. Noia, apatia, malessere, schiavitù, prigionia, sfruttamento, sono queste le parole che dovrebbero comparire sui cartelloni dei circhi che utilizzano animali.
Il grande inganno del circo è mostrare come divertente ciò che non lo è affatto, proporre un’idea di complicità tra l’umano, ammaestratore, e l’animale non umano, costretto ad eseguire numeri spettacolari che sono invece il risultato di addestramenti basati su violenze fisica e psicologica.
Animali che nel circo non hanno sicuramente deciso di starci e vengono portati come schiavi in catene di città in città, esibiti e costretti a svolgere movimenti in totale contrasto con la loro natura.

Ma la deprimente realtà del circo con animali non si ferma al momento dell’esibizione in pubblico.

Elefanti che scuotono la testa su e giù, da sinistra a destra. Questi sono i movimenti dettati dalla noia, dallo stress, dall’apatia, dal malessere generale che provano questi animali, che ricordiamo essere molto sensibili, socievoli e emotivi.
Catene, spranghe, bastoni, corde, pungoli, calci, pugni, schiaffi, questi sono gli attrezzi e i metodi che vengono utilizzati dai circensi per costringere, per insegnare all’animale ad alzarsi sulle zampe posteriori, a sedersi, a rotolare, a sdraiarsi, ad alzare la zampa.
Animali esotici che rimangono per tutta la loro vita all’interno di container, di gabbie.
Le tigri che camminano avanti e indietro, guardando un punto fisso aldilà delle sbarre, movimenti anche questi dettati dallo stress, dal malessere fisico e psicologico, prigionieri in luoghi ristretti e completamente diversi dall'habitat naturale in cui questi animali possono vivere liberi.
Orsi che camminano in tondo, ripetendo movimenti al di fuori della propria natura, rinchiusi in quattro mura dalle quali non potranno mai più scappare.
Animali che tendono a mordere le reti in quanto riconoscono la loro condizione di schiavitù e riconoscono che fuori esiste la libertà.
Ippopotami sdraiati sul cemento: esseri viventi totalmente privati della propria essenza e libertà, che rimangono per ore a fissare nel vuoto; i loro stimoli, il loro istinto, il loro carattere sono completamente azzerati.
Lama e struzzi cercano di brucare la poca erba che cresce nel parcheggio in cui si trovano. Con la testa passano sotto le transenne, utilizzate per delimitare il recinto.

Un habitat urbano in cui animali esotici non possono vivere.

Il circo con animali è solamente sfruttamento, dolore e umiliazione. Supportare il circo con animali significa legittimare tutto questo.

Per la fine della schiavitù animale.
AL Bs - CAMPAGNA CIRCHI