Riportiamo il racconto di
A., aggredito da un gruppo di circensi durante un volantinaggio
informativo sullo sfruttamento animale da parte del “Circo delle
Stelle”, avvenuto a Darfo Boario Terme (Brescia), martedì 1 Maggio 2012.
Mi chiamo A. e voglio raccontarvi quanto mi è capitato, perchè tutti sappiano che persone siano i circensi che sfruttano gli animali e cosa siano capaci di fare.
Indiciamo un presidio
contro il “Circo delle Stelle”, guidato da tal Bruno Niemen. Si
tratta di un volantinaggio informativo, approvato dalla Questura. Il
circo in questione sfrutta animali per i suoi “spettacoli”.
Alle 16 io e S. ci
presentiamo davanti alla biglietteria. Della polizia nessuna traccia.
Avviciniamo una famiglia di tre persone, madre, padre, bimba sui 5
anni, spiegando loro cosa comporti il loro finanziare il circo con
animali. Passano due minuti e si presenta un omaccione alto circa 1 e
80, sui 110 / 120 chili, intimandoci, in maniera non certo educata,
di allontanarci, perché intralciamo il loro lavoro, alché io
replico che si dovrebbero vergognare di definire lavoro quel che
fanno ai danni degli animali.
Questa mia frase è stata
la molla, grazie alla quale i circensi hanno cominciato ad
insultarci, a spintonarci via, a minacciarci. Nel frattempo arriva
una terza attivista (al suo primo presidio). Iniziano a volare
insulti da parte di due, tre circensi, dal classico "andate a
lavorare" a "vi spezziamo le gambe, coglioni". Dopo
l'ennesimo insulto ho risposto e questo ha scatenato il capo dei
capi, Bruno, che mi si è avventato contro, gettandomi a terra, dopo
avermi colpito alle spalle con dei sonori pugni. Nonostante l'età
avanzata, vi assicuro, è muscoloso.
Da qui in poi è un
crescendo rossiniano, un delirio di gente che usciva dal circo solo
per insultarci, picchiarci, spintonarci, minacciarci. Il ragazzo che
avevamo fermato all'inizio si è messo in mezzo per aiutarci ed è
stato aggredito e spinto a terra. D., la terza attivista, che cercava
di calmare le acque è stata più volte percossa all'orecchio. S. è
stata spinta via, graffiata, insultata. Ad un certo punto rispondo
all'ennesima provocazione del figlio di Bruno, tal Jones Niemen,
l'omaccione enorme che all'inizio ci aveva allontanati e lui mi si
scaglia contro, colpendomi in più punti con dei pugni. Nel frattempo
S. si è allontanata per chiamare la polizia, visto che di essa, fino
a quel momento, nemmeno l'ombra.
A questo punto, loro sono
circa una decina, noi solo tre (più il padre di famiglia che è
stato aggredito mentre prendeva le nostre difese). Io sono stato
minacciato di castrazione da un domatore (che ha anche infilato la
mano in tasca, quasi a voler tirar fuori qualcosa, (forse un
coltello?!)...), ci hanno gridato “Ve la facciamo pagare, non
farete mai più nessun presidio davanti ai circhi!”.
Sono stato anche gettato
a terra da un trapezista (a giudicare dall'uniforme), poi deriso da
tutto il gruppo. Fra gli insulti che ci siamo beccati anche cose
abbastanza pesanti, ma che per dovere di cronaca riporto: “leccafica”
a S., “succiacazzi” a me, lanciatici da parte della bigliettaia,
la quale mi ha pure invitato a "sborrarle addosso" (parole
sue) e a toccarla, al ché le ho risposto che, essendo un essere
orrendo difficilmente troverà chi abbia voglia di farlo. Quindi,
oltre che aguzzini di animali e maneschi, non si risparmiano pure
insulti di carattere omofobo.
A S. viene strappato
dalle mani il foglio della Questura da una circense pesante il doppio
di lei. Quando l'attivista ha cercato di recuperarlo lei l'ha colpita
più volte sulla testa, sul naso, sulla schiena, poi ha stracciato il
foglio. Sono intervenuto a difendere S., allontanando la circense, al
ché Jones, l'omaccione, inizia ad urlare che ho toccato sua zia e mi
si avventa contro. Mi getto a terra, con le mani in alto a mò di
resa (avevo capito che più stavo zitto e meno reagivo, meglio ne
sarei uscito), ma il circense mi ha preso per un piede e mi ha
trascinato sull'asfalto per cinque sei o metri, prima di percuotermi
alla schiena, sulle natiche, sulle braccia, assieme ad altri suoi
compari. Mentre ero a terra, i circensi mi hanno urlato "vai
ancora a salvare gli animali, coglione", oppure "rialzati,
frocio". Quando S. e altre persone hanno tentato di fermarli,
sono state spinte via violentemente. I circensi hanno evitato di
colpirmi in viso, per evitare di lasciarmi segni troppo evidenti, si
sono prodigati di "carezzarmi" di calci sul fianco sinistro
e in un punto dove la botta non si vede tanto, ma si sente eccome.
Ancora di più sono
convinto di quanto meschini siano questi esseri obbrobriosi. Capaci
di usare violenza, senza lasciare segni visibili, come se fosse una
loro abitudine quotidiana... poveri animali, che subiscono ogni
giorno tutto questo!
Alla fine la polizia è
arrivata, ha preso i nomi dei presenti, mi ha criticato per aver
detto ai circensi che si dovrebbero vergognare di come trattino gli
animali (un Carabiniere ha pure replicato che non avrei dovuto
provocarli, nonostante gli avessi mostrato i segni delle percosse su
tutto il corpo e raccontato degli insulti!).
Io e S. siamo andati in
ospedale, dove, per fortuna, non sono state riscontrate fratture al
naso per lei e alle costole per me, anche se l'ematoma è talmente
grosso che dovrò fare ulteriori esami per verificare non vi siano
danni nascosti.
Ora, sono passati dieci
giorni. In questa settimana e mezzo sono dovuto tornare in ospedale
per fortissimi dolori al fianco (venerdì mattina), mi sto nutrendo
di antidolorifici (non vorrei, ma se non ne prendo almeno uno ogni 10
/ 12 ore non riesco a dormire, ho fitte lancinanti), ho dormito
seduto per una settimana, ho dolori al collo e sono assente da scuola
da mercoledì 2 maggio (sono un insegnante, ma non essendo di ruolo,
temo che la malattia mi privi di metà dello stipendio giornaliero,
quindi, una perdita economica non indifferente).
Ciliegina sulla torta,
sabato io, S. e D. siamo stati denunciati per minacce ed ingiurie.
Tutto ciò è assurdo.
Tutto ciò è assurdo.
Questa vicenda, comunque,
non mi fermerà. Non vedo l'ora di tornare sul campo e di manifestare
contro di loro e contro chiunque sfrutti gli animali.