giovedì 15 settembre 2011

Manifesto 'Antispecisti Libertari Bs'

L’animalismo non ha nulla a che vedere con l’antispecismo.
La ragione per cui si sono sviluppate certe dinamiche ambigue e poco coerenti è dovuta
proprio a questa fuorviante teoria portata avanti da associazioni o gruppi animalisti che
inducono ad amare i cosiddetti animali d’affezione e a cibarsi invece di animali considerati da reddito. Essere antispecisti, o in altri termini essere contro lo specismo, significa avere
coscienza che tutti gli esseri viventi presenti su questa terra hanno pari diritti, libertà e dignità.

Anche il vocabolario stesso tende ad arricchirsi e a dare il giusto valore alla vita: i maiali, i polli, i tacchini, i visoni, i conigli non sono più merce da cui trarre profitto ma individui.
Individui, o meglio ancora esseri senzienti, che come noi provano sentimenti, emozioni,
sensazioni quindi  paura, dolore, angoscia ma anche conforto, felicità, benessere. Questa non è una nostra teoria o convinzione, basti sentire i latrati dei beagle ai quali vengono fratturate le zampe per compiere esperimenti su un ricettore utile a facilitarne la calcificazione o le urla strazianti dei suini costretti tramite scosse elettriche ad avanzare verso il loro carnefice.

L’antispecismo così come supera le differenze tra animali d’affezione, da pelliccia, da carne o da laboratorio, pone sullo stesso piano lo sfruttamento, la prigionia, il maltrattamento umano a quello animale; allo stesso modo comprende anche la difesa incondizionata dell'ambiente in cui viviamo, stuprato sistematicamente dalle deforestazioni, dalle cementificazioni e dalle
centrali nucleari.

Ma l’antispecismo va oltre la teoria. Non basta essere vegan. Non basta portare avanti un certo tipo di discorso anche se nobile. Serve l’azione diretta.
Con le sole parole non si libera chi è tutt’ora rinchiuso in qualche sudicio allevamento o in
qualche asettico laboratorio universitario o ancora, non si salva un territorio devastato e
minacciato dall'inquinamento e dalle radiazioni.

Cercheremo di smascherare questo sistema sporco di sangue, di denunciare la terribile e atroce realtà che si nasconde all’interno dei tantissimi luoghi di sfruttamento quali
allevamenti, circhi, laboratori di vivisezione, mediante banchetti informativi, proteste, presidi e incontri benefit.

Così come non tolleriamo alcuna discriminazione legata alla specie di appartenenza, non
tolleriamo alcun tipo di discriminazione di razza, di etnia, di genere e di orientamento
sessuale.


Per la liberazione umana, animale e della terra.
[Antispecisti Libertari Bs]